Screening e Diagnosi
Criteri diagnostici
I criteri diagnostici nella Sclerosi Multipla: 50 anni di storia ed evoluzione1,2
Prima dell’avvento della Risonanza Magnetica (RM), i criteri diagnostici si basavano su:
- Criteri di Schumacher (1965): si basavano su eventi direttamente osservabili e una diagnosi definitiva di SM richiedeva almeno 2 recidive acute.
- Criteri di Poser (1983): hanno aggiunto, a supporto della diagnosi, la misurazione elettrica dell’attività del cervello in caso di stimolazione di alcuni nervi (test del potenziale evocato – PEV) e la rachicentesi.
- Nuovo millennio: l’avvento della Risonanza Magnetica funzionale (fMRI) ha permesso di classificare le lesioni nel SNC tipiche della SM.
- Criteri di McDonald (introdotti nel 2001 e ridefiniti nel 2010 e 2011): permettono una diagnosi di SM in persone che hanno avuto solo una recidiva, unendo all’esame clinico i risultati strumentali ottenuti con la RM.
- Criteri di Lublin (2013): il Comitato internazionale sulla sperimentazione clinica della SM ha revisionato sistematicamente la classificazione dei fenotipi della SM (a partire da quella formulata nel 1996) e proposto nuovi criteri per valutare il decorso della malattia.
I criteri diagnostici di McDonald1-6
I criteri diagnostici di McDonald, riveduti e riformulati al fine di rendere sempre più precoce e veloce la diagnosi di SM, hanno l’obiettivo di dimostrare la disseminazione nel tempo (DIT) e nello spazio (DIS) della SM attraverso l’analisi di dati clinici e strumentali.1-6
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Criteri di McDonald: revisione 2010
La classificazione del decorso clinico della Sclerosi Multipla: dal 1996 ai Criteri di Lubin del 20137
- 1996: Classificazione del decorso clinico della SM e identificazione di 4 fenotipi differenti:
- 2011: riesamina dei fenotipi della SM ad opera della Commissione e altri esperti, esplorando le scoperte in campo clinico, biomolecolare e nell’Imaging attraverso lavori di ricerca e revisione della letteratura.
- Ottobre 2012: revisione delle descrizioni dei decorsi clinici del 1996, e proposta di cambiamenti ritenuti più adatti per semplificare la diagnosi senza sacrificarne l’accuratezza.
- Oggi: modifica delle descrizioni dei fenotipi e creazione di due grandi gruppi:
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FORME PROGRESSIVE (1996 vs 2013): includono PP, SP, PR
MAGNIMS 2016: una recente revisione dei criteri diagnostici3,8
Dal 2010 sono emersi nuovi dati sull’applicazione delle tecniche di Imaging per dimostrare la DIS e DIT delle placche nella SM. Questo, unito alle tecnologie sempre più sofisticate, ha permesso la pubblicazione di una nuova revisione dei criteri diagnostici condotta dalla task force dell’European Magnetic Resonance Network in Multiple Sclerosis (MAGNIMS) all’inizio del 2016.
Bibliografia
- Gavin Giovannoni et al., Multiple Sclerosis and Related Disorders, 9 (2016) S5-S48
- N. Garg and T W Smith, An update on immunopathogenesis, diagnosis, and treatment of multiple sclerosis, 2015; 5(9), e00362, doi: 10.1002/brb3.362
- J.J. Chen MRI differential diagnosis of suspected multiple sclerosis (2016) e1ee13
- David H Miller, Primary-progressive multiple sclerosis, Lancet Neurol 2007; 6: 903-12
- Polman, C. H. et al. Diagnostic criteria for multiple sclerosis: 2010 revisions to the McDonald criteria. Ann. Neurol. 69, 292-302 (2011).
- Rovira AR et al. - Evidence-based guidelines: MAGNIMS consensus guidelines on the use of MRI in multiple sclerosis-clinical implementation in the diagnostic process - Nature Reviews Neurology 11, 471-482 (2015)
- Fred D Lublin, Defining the clinical course of multiple sclerosis, 2014;83:278-286
- M Filippi et al., MRI criteria for the diagnosis of multiple sclerosis: MAGNIMS consensus guidelines, Lancet Neurol 2016