Le patologie oncoematologiche nel loro complesso arrivano a rappresentare circa il 10% di tutti i tumori, facendo registrare, nel nostro Paese, 40.000 nuove diagnosi ogni anno.
La maggior parte delle persone non ha fattori di rischio modificabili per i linfomi non-Hodgkin, quindi non esistono raccomandazioni per la prevenzione di questa malattia.
Una volta effettuata la diagnosi, il paziente deve essere sottoposto a differenti esami clinico-strumentali al fine di stabilire lo stadio della malattia (cioè la sua estensione) e di individuare i fattori prognostici.
In seguito alla diagnosi di linfoma non-Hodgkin occorre decidere la strategia terapeutica più adeguata sulla base del tipo di LNH, dello stadio del linfoma e della valutazione dei fattori prognostici.