IPF: opzioni alternative alla biopsia chirurgica
I recenti progressi nello sviluppo di metodi di prelievo dei campioni polmonari meno invasivi potrebbero portare, in futuro, alla sostituzione della biopsia polmonare chirurgica con procedure prive di significativi effetti collaterali. [1]
- La biopsia polmonare chirurgica è ancora considerata lo strumento diagnostico più importante, in quanto è in grado di fornire campioni sufficienti per l'identificazione di pattern complessi, come la polmonite interstiziale usuale (UIP) e la polmonite interstiziale non specifica. Tuttavia, questa procedura è invasiva e non priva di rischi. [1]
- In pazienti con sospetta IPF, il lavaggio broncoalveolare è limitato alla diagnosi di affezioni alternative, quando viene rilevato un aumento dei linfociti. [1]
- La biopsia polmonare transbronchiale convenzionale ha una bassa sensibilità nel rilevare il pattern della UIP, pertanto ha un ruolo marginale. [1]
- La biopsia polmonare transbronchiale con criosonda è un nuovo approccio con cui è possibile prelevare campioni di dimensioni sufficienti (40-50 mm2) per consentire una diagnosi morfologica di IPF, o di altre polmoniti interstiziali idiopatiche, con meno complicazioni (Figura 1). [1]
- La criobiopsia polmonare transbronchiale è eseguita introducendo, attraverso un fibrobroncoscopio, una sonda che viene sospinta fino al tessuto polmonare, dove viene raffreddata a -89 gradi celsius per tre-quattro secondi, per poi asportare il tessuto. Questo metodo ha il vantaggio di fornire frammenti di tessuto circa tre volte più grandi rispetto a quelli ottenibili con le pinze utilizzate fino ad oggi. [2]
- La biopsia polmonare transbronchiale con criosonda è stata oggetto di un recente studio che ne ha dimostrato la sicurezza e la potenziale utilità nella diagnosi di malattia polmonare interstiziale. Tuttavia, gli Autori sottolineano che sono necessari studi randomizzati più estesi per confermare i potenziali benefici di questa procedura. [3]
Figura 1 – Esecuzione della criobiopsia
A) La criosonda (CP) (in blu) è inserita più distalmente rispetto al bloccatore bronchiale Arndt (AB) (in giallo) per ottenere il campione di tessuto polmonare. B) Dopo rimozione del broncoscopio con la criosonda e il tessuto polmonare, il bloccatore bronchiale Arndt (AB) è gonfiato per minimizzare ogni sanguinamento. Il broncoscopio è inserito per controllare endoscopicamente il sanguinamento.
Adattato da Figure A e B in Rif. [2].
Bibliografia
- Poletti V et al. Invasive diagnostic techniques in idiopathic interstitial pneumonias. Respirology 2016; 21(1):44-50.
- Sastre JA et al. Management of a transbronchial cryobiopsy using the i-gel® airway and the Arndt endobronchial blocker. Can J Anaesth 2014; 61(9): 886-888.
- Pajares V et al. Diagnostic yield of transbronchial cryobiopsy in interstitial lung disease: a randomized trial. Respirology 2014; 19(6):900-906.