Diagnosi:Esami di funzionalità respiratoria
Nei pazienti con IPF l’anormalità ventilatoria più frequente è un difetto restrittivo. [1]
- Alla presentazione, tutti i pazienti affetti da polmonite interstiziale dovrebbero essere sottoposti a spirometria a riposo e a misurazioni degli scambi gassosi; questi test offrono una misura ragionevole della gravità della malattia[1]
- I test spirometrici misurano la funzionalità polmonare (Figura 1). Nella IPF, una riduzione della Capacità Vitale Forzata (FVC) ≥ 10% a 6-12 mesi dalla diagnosi, rispetto al basale, è associata a una maggiore mortalità. [1]
Figura 1 – Spirometria per la misurazione della funzionalità respiratoria
- I test di misurazione degli scambi gassosi valutano la capacità dei polmoni di scambiare i gas respiratori con il sangue e i risultati possono essere espressi come misura del fattore di trasferimento del monossido di carbonio (TLCO).
- Nella IPF, i livelli di TLCO alla presentazione sono un indice più affidabile dell'esito rispetto ad altre variabili della funzionalità polmonare a riposo. Un TLCO < 40% può essere indicativo di malattia fibrotica avanzata. Inoltre, una riduzione del TLCO ≥ 15% a 6-12 mesi dalla diagnosi, rispetto al basale, è associata a una maggiore mortalità. [1]
- Un forte fattore prognostico negativo, alla presentazione della IPF, è una desaturazione dell’emoglobina a valori < 88%, rilevata mediante un pulsiossimetro (Figura 2) durante il test del cammino di 6 minuti (6MWT). [1, 2]
Figura 2 – Pulsiossimetro per la misurazione della saturazione dell’emoglobina
Bibliografia
- Bradley B et al. Interstitial lung disease guideline: the British Thoracic Society in collaboration with the Thoracic Society of Australia and New Zealand and the Irish Thoracic Society. Thorax 2008; 63 (5):v1-58. doi: 10.1136/thx.2008.101691
- Lama VN et al. Prognostic value of desaturation during a 6-minute walk test in idiopathic interstitial pneumonia. Am J Respir Crit Care Med 2003; 168(9): 1084-1090.