Diagnosi
La diagnosi dell’epilessia si basa sulla valutazione dei sintomi e dell’anamnesi medica, nonché sull’impiego di svariati test per confermare la presenza di questa sindrome neurologica e possibilmente stabilire la causa delle crisi epilettiche.
- Elettroencefalogramma (EEG). É il test più comunemente utilizzato per diagnosticare l’epilessia. Questo test valuta l’attività elettrica del cervello, registrandone le onde, che spesso risultano alterate nei soggetti con epilessia. E’ un test diagnostico importante, ma non rappresenta una prova certa: alcuni soggetti continuano a mostrare onde cerebrali normali anche dopo la comparsa delle crisi. Idealmente l’EEG dovrebbe essere eseguito entro 24 ore dalla prima crisi, a paziente sia addormentato che sveglio, perché l’attività cerebrale è molto diversa nelle due condizioni.
- Tomografia Assiale Computerizzata (TAC). La TAC utilizza i raggi X per ottenere immagini del cervello in sezione trasversale. Questo esame può identificare la presenza di anomalie cerebrali che possono innescare le crisi epilettiche, per es. tumori, emorragie e cisti.
- Risonanza Magnetica (MRI). La MRI sfrutta onde radio e potenti magneti per ricreare un’immagine dettagliata del cervello, consentendo così l’identificazione di eventuali lesioni o anomalie cerebrali. L’MRI funzionale (fMRI) misura le variazioni del flusso sanguigno che si verificano in particolari regioni funzionali del cervello, per es. quelle di linguaggio e movimento.
- Tomografia a emissione di positroni (PET). L’esame PET sfrutta un materiale radioattivo a basso dosaggio, iniettato per via endovenosa, per visualizzare le aree cerebrali attive e identificarne le anormalità. La Tomografia computerizzata a emissione di singoli fotoni (SPECT) permette di identificare l’origine delle singole convulsioni.
- Esami ematochimici. Possono servire a identificare alterazioni metaboliche o malattie genetiche che possano essere associate alle crisi. Inoltre, possono evidenziare eventuali infezioni, anemia, avvelenamenti che possono scatenare le crisi.
- Test neuropsicologici. Questi test permettono di valutare le capacità di pensiero, memoria e linguaggio dei pazienti, aiutando a identificare le aree cerebrali colpite.