Epatite B: sintomi
La maggior parte dei pazienti non presenta alcun sintomo durante la fase dell’infezione acuta. Tuttavia, alcuni soggetti hanno una malattia acuta sintomatica che dura diverse settimane e può manifestarsi con ittero (ingiallimento della cute e degli occhi), urine scure, estrema affaticabilità, nausea, vomito e dolore addominale.
Più del 90% dei soggetti adulti sani che contraggono l’infezione da HBV, anche se non elimineranno completamente la componente molecolare del virus, riescono ad ottenere la guarigione clinica, biochimica e sierologica entro 6 mesi dall’infezione.
In una minoranza di soggetti, invece, l’HBV può causare un’epatite cronica, con progressivo accumulo di tessuto fibroso nel fegato, che può evolvere in cirrosi epatica o eventualmente in carcinoma epatico.
Le probabilità di cronicizzazione dell’infezione da HBV dipendono dall’età in cui si contrae l’infezione. I bambini che vengono infettati prima dei 6 anni sono i più a rischio di cronicizzazione: 30-50% di loro svilupperà un’infezione cronica. Negli adulti sani le probabilità sono invece inferiori al 5%. Altri fattori che possono condizionare la progressione sono la presenza di co-infezioni con HCV, HDV o HIV (virus dell’immunodeficienza acquisita), abuso alcolico, sovrappeso, steatosi epatica, diabete, dislipidemia e sovraccarico di ferro.
Alcuni pazienti con infezione da HBV, nonostante la cronicizzazione del danno epatico, possono rimanere asintomatici per molti anni. L’unico modo di verificare la presenza della malattia è fare il test specifico per la ricerca dell’HBV. Ecco perché è importante consultare il proprio medico se si sospetta di aver contratto l’infezione da HBV.