Terapia di supporto Analgesica: Tipi di dolore
In maniera molto sintetica, ma utile da un punto di vista clinico, si possono distinguere tre tipologie diverse di dolore specifiche con caratteristiche eziopatogenetiche, cliniche, di durata, e responsività terapeutica. Si parla infatti di:
- Dolore acuto
- Dolore cronico
- Dolore procedurale.
Tipologie di dolore: il dolore acuto
Il dolore acuto è un dolore di “causa-effetto” e ha la funzione di avvisare l'individuo di un danno all’organismo in corso, come un trauma, una patologia infettiva o a seguito di un intervento chirurgico. Questo tipo di dolore è normalmente localizzato, dura pochi giorni e tende a diminuire con la risoluzione della sua causa. Attualmente, le opzioni terapeutiche a disposizione per il controllo del dolore acuto sono molteplici ed efficaci nella stragrande maggioranza dei casi.
Tipologie di dolore: il dolore cronico
Il dolore cronico è duraturo, spesso determinato dal persistere dello stimolo dannoso e/o da fenomeni di auto-mantenimento della stimolazione del dolore indipendentemente dalla causa iniziale del dolore stesso. Questo tipo di dolore è rappresentato soprattutto dal dolore che accompagna malattie ad andamento cronico (reumatiche, ossee, oncologiche, metaboliche…) e si accompagna ad una importante componente emozionale e psico-relazionale di chi ne soffre e ne limita la performance fisica e sociale. Il dolore cronico è un dolore difficile da curare: richiede un approccio globale e frequenti interventi terapeutici multidisciplinari, che devono essere gestiti con elevato livello di competenza e specializzazione.
Tipologie di dolore: il dolore procedurale
Il dolore procedurale, che accompagna molte indagini diagnostiche e terapeutiche, rappresenta un evento particolarmente temuto e stressante in ogni situazione ed età. Questo tipo di dolore si associa ad ansia e paura e, non infrequentemente, la sua presenza condiziona in modo importante la percezione della qualità di cura e la qualità di vita. Attualmente, sono a disposizione numerose possibilità di trattamento del dolore cronico,farmacologiche e non, oltre a modelli organizzativi efficaci ed efficienti.
Da un punto di vista eziopatogenetico, il dolore può essere classificato in:
- nocicettivo (attivazione diretta dei recettori della nocicezione),
- neuropatico (da interessamento del sistema nervoso centrale e/o periferico),
- psichico (attivato da stazioni psico-relazionali),
- misto (con la presenza di tutte le componenti precedenti).
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