Studi clinici di interesse storico nel CO
Correlazione tra percentuale di citoriduzione ottimale e tempo mediano di sopravvivenza
STUDIO CLINICO:
Bristow RE al. Survival effect of maximal cytoreductive surgery for advanced ovarian carcinoma during the platinum era: a meta-analysis. J Clin Oncol. 2002 Mar 1;20(5):1248-59.
Descrizione dello studio (metanalisi):
N. pazienti valutate: 81 coorti per un totale di 6885 pazienti (53 studi)
Stadio di malattia: carcinoma ovarico in stadio III e IV
Definizione di citoriduzione ottimale: diametro del residuo di malattia ≤2 cm (nel 97% degli studi)
Obiettivo: valutare l’effetto relativo della percentuale di citoriduzione chirurgica ottimale e di altre variabili prognostiche sulla sopravvivenza di pazienti con carcinoma dell’ovaio in fase avanzata trattate con chemioterapia a base di platino tra il 1989 e il 1998
Risultati:
- La citoriduzione ottimale è stata dimostrato essere uno dei più importanti fattori determinanti la sopravvivenza delle pazienti con carcinoma ovarico in fase avanzata trattate con chemioterapia a base di platino (Figura 1 e 2)
- Questa correlazione positiva è rimasta significativa (p<0,001) anche dopo controllo per altre variabili prognostiche (es. età mediana, anno di pubblicazione dello studio e dose-intensity della terapia a base di platino, etc.)
Conclusioni:
La citoriduzione chirurgica ottimale rappresenta il più forte fattore predittivo di sopravvivenza nelle donne con carcinoma dell’ovaio in fase avanzata trattate con chemioterapia a base di platino.
Bibliografia
- Bristow RE al. Survival effect of maximal cytoreductive surgery for advanced ovarian carcinoma during the platinum era: a meta-analysis. J Clin Oncol. 2002 Mar 1;20(5):1248-59.
L’importanza di un approccio sistematico per la stadiazione del CO
STUDIO CLINICO:
Young RC et al. Staging laparotomy in early ovarian cancer. JAMA 1983
Descrizione dello studio:
N. pazienti valutate: 100 provenienti da Centri dell’Ovarian Cancer Study Group
Diagnosi iniziale: carcinoma ovarico in fase iniziale (stadio FIGO IA-IIB)
Intervento: ristadiazione sistematica condotta in maniera prospettica
Obiettivi: identificare le procedure chirurgiche e non chirurgiche adeguate per un’accurata stadiazione del carcinoma dell’ovaio
Risultati:
Solo il 25% delle pazienti è stata sottoposta ad un’incisione chirurgica iniziale adeguata per una valutazione completa della pelvi e della cavità addominale.
DOPO RISTADIAZIONE SISTEMATICA (Figura 1 e 2)
- Sono state osservate variazioni dello stadio di malattia in quasi tutte le categorie iniziali
- Il 31% (31/100) delle pazienti presentava uno stadio di malattia più avanzato rispetto a quello inizialmente diagnosticato
- 23 pazienti su 31 (77%) sono state rivalutate in uno stadio FIGO III
Conclusioni:
Gli autori, sulla base dei risultati dello studio, sostenevano che le procedure di stadiazione tradizionalmente utilizzate per la valutazione clinica delle pazienti con carcinoma dell’ovaio in fase iniziale risultavano spesso incomplete e inadeguate.
Bibliografia
- Young RC et al. Staging laparotomy in early ovarian cancer. JAMA. 1983 Dec 9;250(22):3072-6.