Sottotipi istologici di carcinoma ovarico
Descrizione dello studio:
I tumori primitivi dell’ovaio possono originare da tre elementi che costituiscono l’ovaio: [2]
- l’epitelio superficiale
- lo stroma ovarico e i cordoni sessuali
- le cellule germinali
Carcinoma ovarico epiteliale – 5 differenti malattie
Le neoplasie epiteliali rappresentano il 60% delle neoplasie ovariche.
In origine il carcinoma dell’ovaio veniva considerato e trattato come un’unica malattia. Ad oggi grazie alle nuove conoscenze e alle nuove tecniche di indagine istologica è possibile considerare le varianti come malattie distinte.[2]
Il carcinoma dell’ovaio epiteliale è pertanto una malattia eterogenea e sono stati riconosciuti cinque principali sottotipi istologici (Figura 2):[3]
- Sieroso di alto grado
- Sieroso di basso grado
- Cellule chiare
- Endometrioide
- Mucinoso
Ogni sottotipo istologico è associato ad un comportamento clinico distinto (risposta alla chemioterapia, pattern di metastasi, sopravvivenza). [3]
Carcinoma ovarico sieroso ad alto grado ed endometrioide
- Istotipo presente nella maggior parte dei pazienti con carcinoma ovarico epiteliale (Figura 3) [2]
- Spesso caratterizzato dall’aberrazione del gene p53 (osservata anche nelle istologie endometrioidi) [2]
- Associato a mutazioni deleterie in BRCA1 e BRCA2 [2]
- inizialmente chemiosensibilie, la resistenza alla terapia tende ad aumentare ad ogni recidiva [2]
Carcinoma ovarico sieroso di basso grado
- Presenta un comportamento più indolente [2]
- Studi retrospettivi hanno descritto bassi tassi di risposta ad agenti citotossici e ormonali [2]
- Sono prevalenti le mutazioni in PI3KCA, BRAF e KRAS [2]
- Non esistono al momento biomarker predittivi per guidare il trattamento [2]
Carcinoma ovarico a cellule chiare
- Presenta mutazioni frequenti al gene ARID1A [2]
- Può essere associato ad endometriosi [2]
- Risponde scarsamente alla chemioterapia [2]
Carcinoma ovarico mucinoso
- La maggior parte è diagnosticata nella fase iniziale [2]
- La malattia in stadio avanzato è associata a una ridotta probabilità di risposta alla terapia di I linea con platino[5]
- Quasi il 100% è caratterizzato da mutazioni KRAS ed elevata frequenza di amplificazione HER2 [2]
Bibliografia
- Vaughan S et al. Rethinking ovarian cancer: recommendations for improving outcomes. Nat Rev Cancer. 2011 Sep 23;11(10):719-25.
- Jayson GC et al. Ovarian Cancer. Lancet 2014;384:1376-1388.
- Banerjee S, Kaye SB. New strategies in the treatment of ovarian cancer: current clinical perspectives and future potential. Clin Cancer Res. 2013 Mar 1;19(5):961-8.
- Kurman RJ, Shih IeM. Molecular pathogenesis and extraovarian origin of epithelial ovarian cancer--shifting the paradigm. Hum Pathol. 2011 Jul;42(7):918-31.
- Tumori dell’ovaio. Linee Guida AIOM. Edizione 2014
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