Carcinoma ovarico: Endpoint degli studi clinici
Sopravvivenza globale
Definizione:
Tempo dall’ingresso nello studio alla morte della paziente o perdita durante il follow-up.[1,2]
Vantaggi:
- È determinato tramite valutazione oggettiva e non è soggetto a bias[2]
- Non richiede alcun intervento diverso da un follow-up periodico[2]
Svantaggi:
- Richiede un’ampia popolazione di studio e lunghi periodi di follow-up[1,2]
Nel caso dell’OS gli eventi misurati (decessi) si verificano molto più tardi rispetto alla progressione della malattia. L’OS richiede quindi un tempo di follow-up molto più lungo. Questo svantaggio potrebbe essere superato aumentando il numero di pazienti arruolate, ma nei casi di tumori non molto frequenti come il carcinoma dell’ovaio può essere problematico.[1,2]
- La valutazione della OS può essere influenzata dalle terapie post-progressione[1,2]
Le pazienti arruolate negli studi clinici interrompono la terapia al momento della progressione e successivamente possono ricevere da 5 a 8 linee aggiuntive di terapia.[2] Questo può portare a una sopravvivenza post-progressione (PPS) relativamente lunga e pertanto porre significativi problemi di interpretazione dei dati di OS.[3] La Figura 2mostra come la PPS sia la componente principale della OS nel carcinoma dell’ovaio.[3]
Sopravvivenza libera da progressione (PFS)
Definizione:
Tempo dall’ingresso nello studio alla prima evidenza oggettiva di progressione della malattia o morte per qualsiasi causa.1,2
Vantaggi:
Ci sono 3 principali vantaggi nel considerare la PFS come endpoint primario:
- In prima linea nel carcinoma dell’ovaio, le linee guida sostengono l’utilizzo della PFS come surrogato della OS.[1,2,4]
- La PFS permette una valutazione dell’outcome di studio in tempi molto più brevi dal momento che la progressione può verificarsi molto prima della morte.[1,2]
- La PFS evita il potenziale impatto delle terapie post-progressione sulla OS (Figura 3).[1,2]
Svantaggi:
- Nel carcinoma dell’ovaio la PFS può essere definita in modi differenti, complicando la valutazione crociata degli studi [2]
- Richiede che le procedure e gli intervalli di valutazione siano identici per tutti i bracci dello studio, al fine di evitare prolungamenti artificiali dei tempi di progressione misurati.
- Gli sperimentatori o i revisori indipendenti che determinano il punto di progressione della malattia non dovrebbero conoscere il trattamento a cui ogni paziente è assegnato [2]
Bibliografia
- Matulonis UA et al. Intermediate clinical endpoints: A bridge between progression-free survival and overall survival in ovarian cancer trials. Cancer. 2014 Oct 21.
- Tate Thigpen J. Contemporary phase III clinical trial endpoints in advanced ovarian cancer: assessing the pros and cons of objective response rate, progression-free survival, and overall survival. Gynecol Oncol. 2015 Jan;136(1):121-9.
- Herzog TJ et al. Ovarian cancer clinical trial endpoints: Society of Gynecologic Oncology white paper. Gynecol Oncol. 2014 Jan;132(1):8-17.
- Stuart GC et al. 2010 Gynecologic Cancer InterGroup (GCIG) consensus statement on clinical trials in ovarian cancer: report from the Fourth Ovarian Cancer Consensus Conference. Int J Gynecol Cancer. 2011 May;21(4):750-5.