Diagnosi della linite plastica gastrica
La diagnosi di tumore gastrico inizia dalla valutazione dei sintomi, della storia di malattia e dell’anamnesi. In seguito la diagnosi è basata su esami clinico-strumentali che evidenzino la presenza del tumore gastrico.[1]
Esofago-gastro-duodenoscopia (EGDS)
La esofago-gastro-duodenoscopia (EGDS) è l’esame di prima scelta per la diagnosi di tumore gastrico. Questa metodica rileva mediante l’introduzione di una sonda con telecamera nell’esofago e quindi nello stomaco, la presenza di lesioni della mucosa esofagea, gastrica e della prima parte dell’intestino. Se si evidenzia un tessuto anormale è possibile in questa sede effettuare un prelievo bioptico.[1]
Il tessuto tumorale gastrico può presentarsi all’endoscopia con diverse morfologie:
- Zona ulcerata,
- Massa protrutende dalla morfologia fungoide,
- Area diffusa e piatta,
- Area inspessita, nota come linite plastica.[1]
Biopsia
I prelievi bioptici avvengono soprattutto in sede di endoscopia. E’ possibile prelevare tessuto profondamente nella parete gastrica oppure anche in altre zone, come in prossimità dei linfonodi o in aree di sospetta diffusione.[1]
La biopsia fornisce evidenza della presenza e della tipologia del tumore gastrico, inoltre permette di testare le cellule tumorali per la presenza di target molecolari come HER2, mendiante immunocitochimica o FISH.[1]
Test di Imaging
I test di imaging sono molto utili per individuare aree di sospetta diffusione, definire quanto il tumore è effettivamente diffuso e monitorare l’efficacia della terapia.[1]
Tra i test di imaging più utlizzati nel tumore gastrico vi sono:
- Radiografia del tratto gastrointestina superiore
- Ecoendoscopia
- Risonanza magnetica
- Tomograzia a emissione di postroni (PET)
- Tomografia Assiale Computerizzata e biopsia TAC-guidata.[1]
Bibliografia
1. Learn about stomach cancer. American Cancer Society (http://www.cancer.org/Cancer/StomachCancer/DetailedGuide/index)