Sintomi tumore del colon : come riconoscerli?
Il tumore del colon-retto in fase iniziale spesso non determina nessun sintomo, ragione per cui è così importante l’adesione ai programmi di screening. La maggior parte dei tumori del colon-retto inizia con la formazione di un polipo che, crescendo, può degenerare e causare sanguinamento o ostruire il lume dell’intestino. [1]
È necessario consultare il proprio medico se si manifesta un qualunque segno di allarme, tra i quali alcuni esempi sono: [1]
- sanguinamento dal retto
- sangue nelle feci o nel water dopo un’evacuazione intestinale
- feci scure o nere
- cambiamento della forma delle feci
- dolore addominale crampiforme
- sensazione di disagio o urgenza di evacuare quando non vi è alcuna necessità
- stipsi o diarrea di nuova insorgenza di durata superiore ad alcuni giorni
- perdita di peso non intenzionale
La pancolonscopia è l’esame più importante per la diagnosi delle affezioni colo-rettali. [2]
È una procedura che consente di avere una visione delle pareti interne del colon e del retto per rilevare la presenza di aree compromesse (come nelle malattie infiammatorie dell’intestino), polipi o tumori. Il colonscopio è uno strumento formato da un tubo lungo e sottile, provvisto di una luce e di lenti per la visione, che viene inserito nell’ano e fatto risalire attraverso il lume intestinale del retto e del colon.
Colonscopia
Per consentire una buona visione delle pareti dell’intestino è necessario che esse siano perfettamente pulite, per questo prima dell’esame è necessario seguire scrupolosamente tutte le indicazioni dietetiche e farmacologiche fornite dal centro presso cui viene effettuato l’esame.
Al fine di garantire il minimo disagio per il paziente, la procedura viene solitamente eseguita somministrando farmaci sedativi e antidolorifici.
Oltre a essere un efficace strumento diagnostico, la colonscopia è anche uno strumento terapeutico. Nel caso venisse confermata la presenza di polipi, consente, infatti, di rimuoverli nel corso della stessa seduta.
I polipi rimossi vengono successivamente analizzati. [3]
Nel caso in cui gli esami istologici siano indicativi di una sospetta neoplasia vengono condotte analisi di approfondimento per valutare se il tumore è penetrato nelle pareti dell’intestino o si è diffuso ad altre parti dell’organismo. I risultati di questi esami consentiranno di effettuare la stadiazione del tumore. Gli esami e le procedure di approfondimento differiscono caso per caso. Di seguito alcuni esempi: [4]
- Tomografia computerizzata: utilizza un’apparecchiatura a raggi X collegata ad un computer per ottenere immagini di diverse parti dell’organismo, per esempio addome o torace
- Risonanza magnetica nucleare: utilizza onde radio, un magnete e un computer per ottenere immagini dettagliate di aree interne del colon
- Tomografia ad emissione di positroni: procedura in grado di rilevare la presenza di cellule tumorali nell’organismo
- Raggi X
- Chirurgia: l’intervento serve per rimuovere il tumore e valutarne la diffusione nel colon
- Biopsia dei linfonodi: rimozione dei linfonodi sospetti e successiva analisi per la ricerca di cellule tumorali
- Emocromo: esame delle cellule del sangue
- Dosaggio dell’antigene carcinoembrionario nel sangue.
In base alla stadiazione vengono avviati specifici percorsi terapeutici
Bibliografia
- Colorectal Cancer Facts & Figures 2011-2013 http://www.cancer.org/acs/groups/content/@epidemiologysurveilance/documents/document/acspc-028312.pdf - Data ultimo accesso 29 Dicembre 2014.
- Linee guida AIOM - TUMORI DEL COLON RETTO - Edizione 2014.
- http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=24&area=Screening. Ultimo accesso in data 30 Dicembre 2014.
- http://www.cancer.gov/cancertopics/pdq/treatment/colon/Patient/page1. Ultimo accesso in data 25 Febbraio 2015.