Gestione e trattamento
Testi e immagini a cura del Dott. Marco Palla, Specialista in Dermatologia e Venereologia presso Unità di Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative - IRCCS “Fondazione G. Pascale” (NA).
Trattamenti correlati alla stadiazione (1)
In considerazione delle opzioni terapeutiche e della stadiazione del BCC è possibile definire un percorso terapeutico.
Tumore primitivo
I BCC in sedi a basso rischio T1 possono generalmente essere trattati efficacemente con la terapia locale (chirurgica o medica), mentre la chirurgia è spesso inappropriata per i tumori T3 e T4. I tumori T2 vanno esaminati sulla base di fattori individuali.
Le forme T2 possono essere aggredibili chirurgicamente o candidabili per la radioterapia, tenendo in considerazione la fattibilità di ottenere margini chirurgici sani.
La decisione terapeutica dovrà tener in debito conto sempre la dimensione del tumore, il sottotipo istologico, la sede del tumore, così come la possibilità di una capacità ricostruttiva o la presenza di controindicazioni alla radioterapia.
Nel caso del BCC palpebrale, gli stadi T1, T2a, e T2b sono asportati chirurgicamente, mentre il BCC T3 e T4 non è il candidato ideale per la chirurgia.
I tumori classificati come T3a dovrebbero essere valutati individualmente.
I tumori T3a che non invadono adiacenti strutture oculari o orbitali possono essere suscettibili di radioterapia, a condizione che sia ridotta al minimo l'irradiazione dell’occhio, del nervo ottico, della ghiandola e del dotto lacrimale.
Per i tumori palpebrali T3a invasivi, T3b e T4, non appropriati per la terapia locale radicale chirugica e/o non suscettibili di radioterapia, la terapia sistemica con un inibitore del pathway di Hedgehog dovrebbe essere considerata come valida opzione.
Riassumendo, i BCC primari T1 e T2a dovrebbero essere sottoposti ad escissione chirurgica con margini predeterminati appropriati alla dimensione del tumore, alla sede ed al sottotipo istologico. Se i margini di escissione non sono adeguati o se sono caratterizzati da persistenza di tumore, è necessario riprogrammare un intervento con tecnica di Mohs o discutere con un radiologo oncologo per determinare se la radioterapia è appropriata.
Gli stadi T2b, T3 e T4 del BCC, in cui la chirurgia si presenta inappropriata, è utile un approccio multidisciplinare. Tutti i tumori non suscettibili a chirurgia e a radioterapia sono potenziali candidati per la terapia sistemica con un inibitore del pathway di Hedgehog.
Tumori persistenti
BCC persistenti che soddisfano i criteri di operabilità devono essere rioperati.
Il follow-up del BCC persistente è sempre sconsigliato poiché è elevato il tasso di recidiva, il BCC ricorrente ha una prognosi peggiore, e talvolta il paziente non ritorna ai controlli.
Il reintervento, eseguito con chirurgia standard con margini di escissione adeguatamente ampi o con tecnica di Mohs, deve essere eseguito in tempi ristretti.
Per i pazienti di età superiore ai 70 anni, non in grado o non disposti a sostenere un ulteriore intervento chirurgico, la radioterapia dovrebbe essere considerata come valida opzione in assenza di controindicazioni.
Tumori ricorrenti
Il tasso di recidiva riportato per BCC dopo l'intervento chirurgico varia dal 3,5 al 4,4% ed è più comune nella “area H” del viso a causa della complessa anatomia sottocutanea, della contiguità a strutture critiche che possono precludere la possibilità di ottenere margini di escissione adeguati.
I sottotipi istologici più aggressivi di BCC sono associati più frequentemente al rischio di recidiva.
Se i tumori recidivanti soddisfano i criteri di operabilità dovrebbero essere sottoposti a escissione chirurgica, a condizione che si possano raggiungere margini adeguati, che i margini possono essere esaminati con l'istologia intraoperatoria. Pertanto, se disponibile, la chirurgia di Mohs è particolarmente utile per complicate recidive locali.
In caso di seconda recidiva, specialmente per lesioni localizzate nell’area testa/collo, è necessario valutare la possibilità di un trattamento con radioterapia prima di considerare altre opzioni di trattamento. BCC che si ripresentano anche dopo la radioterapia non sono suscettibili di ulteriore trattamento con RT a causa del rischio di effetti collaterali gravi tardivi. Questi pazienti dovrebbero essere valutati per effettuare trattamento sistemico con un inibitore del pathway di Hedgehog.
1. Peris K, Licitra L, Ascierto PA, Corvò R, Simonacci M, Picciotto F, Gualdi G, Pellacani G, Santoro A. Identifying locally advanced basal cell carcinoma eligible for treatment with vismodegib: an expert panel consensus. Future Oncol. 2015;11(4):703-12.
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