Impatto dell’anemia sulla qualità della vita dei pazienti
I segni e i sintomi dell’anemia sono variabili e dipendono sia dalla sua gravità, sia dal periodo di tempo in cui si instaura. Un’anemia di grado moderato si associa ad astenia, dispnea da sforzo e tachicardia. La cute e le mucose possono presentarsi pallide. Nelle forme più gravi può presentarsi dispnea anche a riposo e inoltre astenia marcata, palpitazioni, cefalea.
Nei pazienti coronaropatici possono presentarsi con maggior frequenza episodi anginosi; nei pazienti con vasculopatia carotidea possono manifestarsi vertigini o sensazione di testa vuota; negli anziani claudicatio e scompenso cardiaco.
Uno dei sintomi più comuni e invalidanti dell’anemia è rappresentato dall’eccessivo affaticamento4. In particolare quest’ultimo aspetto sembra essere sottostimato dai clinici che tendono a porre maggiore attenzione sul dolore o la nausea: in una survey condotta su 379 affetti da neoplasia che avevano ricevuto chemioterapia con o senza radioterapia, 301 hanno riportato presenza di affaticamento per almeno alcuni giorni al mese durante il loro trattamento chemioterapico più recente ed il 91% di loro ha riferito un impatto negativo sulla conduzione della vita quotidiana5.
Impatto dell’anemia sulla sopravvivenza dei pazienti
L’anemia è un importante fattore prognostico negativo nei pazienti affetti da cancro, sia tumori solidi che neoplasie ematologiche. E’ stata condotta una meta-analisi di 60 studi clinici in cui è stato riportato il tasso di sopravvivenza dei pazienti con tumore in relazione sia alla concentrazione di Hb che alla presenza di anemia. La presenza di anemia ha aumentato il rischio di morte del 65% ed ha accorciato i tempi di sopravvivenza rispetto alla popolazione che non presentava anemia. Il rischio relativo di morte era aumentato dall’anemia per i pazienti con tumori solidi (75% in pazienti con tumori della testa e del collo, 47% in pazienti con tumore alla prostata, 19% in pazienti con tumore polmonare), così come in pazienti con linfoma, nei quali l’anemia aveva incrementato il rischio relativo di morte del 67%5.
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