Linee guida AIOM
I fattori di crescita ematopoietici e la terapia trasfusionale costituiscono un supporto fondamentale per l’oncologo medico nel trattamento della citopenia da chemioterapia.
Le linee guida AIOM riguardano essenzialmente gli aspetti legati alla sicurezza di impiego degli ESA, nonché all’impiego delle trasfusioni in associazione agli ESA.
Secondo il Comitato per i Prodotti Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’EMA, il beneficio correlato all’uso degli agenti eritropoietici, nelle indicazioni approvate, continua ad essere superiore ai rischi associati, cioè un incremento del rischio di progressione tumorale, di tromboembolismo venoso e di riduzione della sopravvivenza nei pazienti neoplastici1.
Il trattamento con ESA riduce la richiesta di trasfusioni nei pazienti neoplastici in trattamento chemioterapico.
L’uso degli ESA è controindicato in soggetti con ipertensione arteriosa non controllata e deve essere considerato con estrema cautela nei pazienti con rischio elevato di eventi trombotici2.
- http://www.ema.europa.eu/
- Bohlius J, Wilson J, Seidenfeld J et al. Recombinant human erythropoietin and cancer patients: updated meta-analysis of 57 studies including 9353 patients. JNCI 2006; 98:708
Linee guida di trattamento dell’anemia chemio-indotta:
- Le trasfusioni di emazie sono raccomandate solo nei pazienti sottoposti a chemioterapia che necessitano di una correzione immediata dell’anemia.
- Per i pazienti sintomatici che non richiedono correzione immediata le possibili opzioni sono rappresentate dalle trasfusioni di emazie e dalla terapia con ESA.
- La terapia con ESA è raccomandata (Livello I) per la prevenzione delle trasfusioni nei pazienti sintomatici con Hb ≤ 10 g/dL.
- I pazienti candidati a ricevere terapia con ESA devono essere informati dei rischi e benefici del trattamento con ESA.
- Le opzioni per i pazienti asintomatici con fattori di rischio per lo sviluppo di anemia richiedente trasfusioni includono l’osservazione o la terapia con ESA se i livelli di Hb sono ≤ 10g/dL.
Prima di iniziare il trattamento con ESA è necessario fare una valutazione del ferro corporeo (TSAT e ferritina). La somministrazione di ESA comporta un’ampia richiesta di ferro come conseguenza della forte spinta all’eritropoiesi, con una produzione di globuli rossi che può risultare superiore alla mobilizzazione di ferro dai depositi. La valutazione dello stato del ferro ha quindi un’importanza cruciale per una corretta strategia terapeutica, tramite adeguato supporto marziale1.
- AIOM. Linee guida. Gestione della tossicità ematopoietica in oncologia. Edizione 2013.
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