Attualità in tema di anemia e cancro
Gli agenti stimolanti l’eritropoiesi (ESA) incrementano la produzione dei globuli rossi attivando il recettore dell’eritropoietina sulle cellule progenitrici degli eritrociti.
Gli ESA sono approvati negli Stati Uniti e in Europa per il trattamento dell’anemia nei pazienti affetti da cancro sottoposti a chemioterapia.
Le problematiche di sicurezza degli ESA sono riconducibili agli eventi tromboembolici nonché a timori riguardanti la progressione della patologie e/o il tasso di mortalità nei pazienti affetti da cancro.
Due recenti pubblicazioni hanno revisionato i dati di trial clinici riguardanti il rapporto tra somministrazione di ESA e progressione del tumore, nonché i dati preclinici sulle modalità con cui gli ESA potrebbero influenzare la crescita tumorale.
I dati clinici indicano che gli ESA esercitano uno scarso effetto sulla progressione della patologia nei pazienti sottoposti a chemioterapia, mentre i dati preclinici sottolineano che non risulta sufficientemente supportato alcun effetto diretto o indiretto degli ESA sulla crescita tumorale.
Sono stati altresì analizzati i meccanismi e le conseguenze cliniche della carenza di ferro e dell’anemia nei pazienti affetti da cancro. Trial clinici randomizzati hanno dimostrato la superiore efficacia della somministrazione endovenosa di ferro rispetto alla somministrazione orale, o a nessuna somministrazione, in termini di riduzione della necessità di trasfusioni, incremento dell’emoglobina e miglioramento della qualità della vita nei pazienti anemici affetti da cancro avanzato e trattati con ESA.
Si dovrebbe inoltre valutare la possibile somministrazione endovenosa di ferro, senza aggiunta di ESA, come potenziale trattamento di pazienti affetti da anemia correlata al cancro.
Aapro M. Emerging topics in anaemia and cancer. Annals of Oncology 2012; 23 (Supplement 10): x289–x293
-
Link correlati